Palermo 17/09/2014. Grazie ad un emendamento del Movimento 5 Stelle alla legge di stabilità da quest’anno anche gli edifici scolastici potranno godere di una fetta dei fondi destinati alle tasse. “Ma – dice la deputata palermitana alla Camera Chiara Di Benedetto – c’è tempo fino al 30 settembre per le istanze allo Stato. Per questo abbiamo chiesto ai meetup di fare pressing su Comuni ed ex Province. Non possiamo perdere questa ghiottissima opportunità per cambiare la situazione”. Nell’isola situazione disastrosa: quasi il 60 per cento degli istituti necessitano di interventi urgenti.
Il Movimento 5 Stelle scatena in Sicilia la corsa ai fondi dell’otto per mille delle tasse da destinare all’edilizia scolastica.
Grazie all’approvazione di un emendamento alla legge di stabilità targato M5S, infatti, da quest’anno per i cittadini sarà possibile destinare l’otto per mille dell’Irpef anche alle opere di ristrutturazione, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli istituti scolastici pubblici di ogni ordine e grado.
Una grande vittoria che permetterà a tantissime scuole di rifarsi il look e di presentarsi in futuro in perfetta efficienza e, soprattutto, in condizioni di sicurezza, all’appuntamento con gli alunni ed insegnanti.
C’è però pochissimo tempo per farlo. La domanda che le pubbliche amministrazioni dovranno presentare allo Stato va infatti approntata entro il prossimo 30 settembre, anche se una proroga sembra già profilarsi all’orizzonte, visto che ancora deve essere pubblicato il decreto attuativo della norma.
In ogni caso i meetup della Sicilia occidentale si sono attivati per sollecitare le amministrazioni a rispettare la scadenza. Altre iniziative sono in corso nella Sicilia orientale.
Grazie all’approvazione di un emendamento alla legge di stabilità targato M5S, infatti, da quest’anno per i cittadini sarà possibile destinare l’otto per mille dell’Irpef anche alle opere di ristrutturazione, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli istituti scolastici pubblici di ogni ordine e grado.
Una grande vittoria che permetterà a tantissime scuole di rifarsi il look e di presentarsi in futuro in perfetta efficienza e, soprattutto, in condizioni di sicurezza, all’appuntamento con gli alunni ed insegnanti.
C’è però pochissimo tempo per farlo. La domanda che le pubbliche amministrazioni dovranno presentare allo Stato va infatti approntata entro il prossimo 30 settembre, anche se una proroga sembra già profilarsi all’orizzonte, visto che ancora deve essere pubblicato il decreto attuativo della norma.
In ogni caso i meetup della Sicilia occidentale si sono attivati per sollecitare le amministrazioni a rispettare la scadenza. Altre iniziative sono in corso nella Sicilia orientale.
“Tramite gli attivisti dei vari meetup – afferma la palermitana Chiara Di Benedetto, deputata e componente della commissione cultura della Camera
– stiamo presentando ai vari Comuni un invito affinché sindaci e
consigli comunali convochino urgentemente le rispettive assemblee, al
fine di attivare tutte le procedure amministrative per individuare gli
interventi da realizzare e poter presentare poi la richiesta al governo
di accesso alla fetta dei fondi dell’otto per mille destinati
all’edilizia scolastica”.
Ai Comuni dove non arriverà l’invito per iscritto Chiara di Benedetto lancia tramite i media un appello a produrre le istanze.
“E devono farlo non solo i Comuni – afferma la Di Benedetto - l’invito è rivolto infatti anche alle ex Province regionali, da cui dipendono tantissimi istituti superiori”.
L’emendamento 5 Stelle potrebbe essere un toccasana per tantissimi istituti scolastici, oggi in condizioni veramente pessime.
“L’ultimo rapporto di Cittadinanza attiva – rivela la Di Benedetto – fotografa una situazione disastrosa in Sicilia per quanto riguarda l’edilizia scolastica: gli edifici che necessitano di manutenzioni urgenti sono il 57 per cento, mentre quelli che utilizzano fonti rinnovabili sono poco più del 13 per cento. Palermo, solo per fare un esempio è al terz’ultimo posto per qualità delle scuole”.
Oltre a fare approvare l’emendamento, il Movimento sta cercando di difendere la fetta di tasse destinata alle scuole, che rischia di assottigliarsi.
“Si sta cercando – spiega la parlamentare – di inserire tra i beneficiari dell’otto per mille anche il Fondo edifici di culto, cosa che per il momento siamo riusciti a congelare”.
Dalla Di Benedetto, infine, arriva una stoccata al governo. “Ci vorrebbe – dice - una visita al giorno del premier in Sicilia. Non che la cosa ci faccia fare salti di gioia, ma se i risultati sono scuole rimesse completamente a nuovo e tirate a lucido, come avvenuto per la Don Puglisi, siamo disposti a fare questo sacrificio”.
Ai Comuni dove non arriverà l’invito per iscritto Chiara di Benedetto lancia tramite i media un appello a produrre le istanze.
“E devono farlo non solo i Comuni – afferma la Di Benedetto - l’invito è rivolto infatti anche alle ex Province regionali, da cui dipendono tantissimi istituti superiori”.
L’emendamento 5 Stelle potrebbe essere un toccasana per tantissimi istituti scolastici, oggi in condizioni veramente pessime.
“L’ultimo rapporto di Cittadinanza attiva – rivela la Di Benedetto – fotografa una situazione disastrosa in Sicilia per quanto riguarda l’edilizia scolastica: gli edifici che necessitano di manutenzioni urgenti sono il 57 per cento, mentre quelli che utilizzano fonti rinnovabili sono poco più del 13 per cento. Palermo, solo per fare un esempio è al terz’ultimo posto per qualità delle scuole”.
Oltre a fare approvare l’emendamento, il Movimento sta cercando di difendere la fetta di tasse destinata alle scuole, che rischia di assottigliarsi.
“Si sta cercando – spiega la parlamentare – di inserire tra i beneficiari dell’otto per mille anche il Fondo edifici di culto, cosa che per il momento siamo riusciti a congelare”.
Dalla Di Benedetto, infine, arriva una stoccata al governo. “Ci vorrebbe – dice - una visita al giorno del premier in Sicilia. Non che la cosa ci faccia fare salti di gioia, ma se i risultati sono scuole rimesse completamente a nuovo e tirate a lucido, come avvenuto per la Don Puglisi, siamo disposti a fare questo sacrificio”.
Uff stampa Tony Gaudesi
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